14 giugno 2012
Verso Addis
Maputo è qui giù, vasta e lontana. Colore della terra. E il
mare blu.
Le mani si sono salutate, dure e callose quelle di Sem, il
nostro autista paziente, temprate nelle miniere del Sudafrica. Le nostre sono
incerte, si cercano e faticano ad abbandonarsi. Lacrime e sorrisi per
sdrammatizzare e foto per affacciarsi un po’più avanti, solo un poco, però.
Il bilancio per ora lo fanno le emozioni e il cuore, per il resto c’è tempo.
La bellezza del Mozambico, la dolcezza del suo accento e del
suo sguardo scuro, delle sue curve morbide e ondeggianti. Fra i suoi colori,
l’arte, la poesia e i coccodrilli orgogliosi.
Le montagne sono alte, declinano verso il mare. Noi partiamo.
15 giugno 2012
Sosta ad Addis, tempo di una corsa breve sulla ring-road.
Luci lontane della città, gente che attraversa nel buio della notte e appare
all’improvviso nell’alba, di ritorno verso l’aeroporto.
In mezzo un breve sonno, sveglia alle 4,20 ora locale, 3,20
per noi.
Gli etiopi sono gentili, le donne belle, tante, al lavoro
ovunque.
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