martedì 14 giugno 2011

SUONA LA CAMPANELLA A NOROESTE2




Lunedì 13 giugno 2011


E' il nostro "primo giorno di scuola" (e pensare che credevamo di averla appena finita...), ma non è certamente un giorno qualunque. 
Per arrivare abbiamo attraversato in macchina il quartiere Maxaquena, che circonda la Scuola Noroeste 2, e l'impatto non poteva essere più forte: noi in macchina, osservati come dei marziani, e centinaia di bambini in strada, a giocare in mezzo alla polvere.
Secondo le migliori aspettative, poi, la scuola ci ha riservato un'accoglienza particolarmente calda, prima in sala professori, con i discorsi di rito del direttore e dei nostri accompagnatori, con scambi di doni e di bandiere, ma soprattutto dopo, con uno spettacolo teatrale realizzato proprio per noi dalla compagnia CJJ (Consejo dos Jovenes por Jovenes) composta dagli alunni più grandi della scuola.
Lo spettacolo, una storia tradizionale sul passaggio dalla poligamia alla fedeltà coniugale,  era basato sull'affermazione delle radici della cultura africana, di cui i ragazzi vanno molto orgogliosi.
Noi, al contrario, quando ci hanno chiesto di cantare una nostra canzone, o di recitare una nostra poesia, siamo riusciti a malapena a intonare qualche verso di "Azzurro", o qualche nota di "Bella Ciao".
Dopo lo spettacolo siamo stati letteralmente abbracciati da tutti, ed è stato emozionante vedere quanta curiosità c'era nei nostri confronti. A questo punto è stato possibile iniziare un vero confronto, ovviamente con qualche problema di comprensione. Ma la musica, i ritmi, i loro balli tradizionali, ci hanno permesso di comunicare anche senza parole.
Dopo avere visitato il laboratorio di batik, dove mercoledì andremo a lavorare con loro, abbiamo visto i disegni di Alex, uno dei ragazzi più esperti in questa tecnica di disegno, cercando di cominciare a scegliere qualcosa per il "logo" che dovremo realizzare.
Un'altra passeggiata per il quartiere, che non ci sono parole per descrivere e che ci ha ricordato che ci troviamo in una realtà con grandi contraddizioni, e di nuovo in macchina verso "casa".
Una giornata lunga ed intensa...

2 commenti:

Stefania ha detto...

Molto emozionante.. quasi quasi vi invidio. Fate tante foto, specialmente ai bambini, sarà per noi come conoscerli veramente. Il mio dubbio è sempre quello di non percepire l'originalità del singolo, perso nella massa, che si riveste di un grigio uniforme e indifferenziato. Aiutateci a coglier le individualità e le storie di molti di coloro che incontrerete.. State bene!!! E grazie! Stefania

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